Alfieto GRANDI, vicepresidente del Comitato per il NO: un commento

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  1. Paolo Barbieri 72
     
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    IL MODO MIGLIORE DI RESTARE IN CAMPO E' PRODURRE I CAMBIAMENTI CHE LA CITTADINANZA ATTENDE E DI CUI IL PAESE ABBISOGNA!

    Alfiero Grandi "La richiesta di proseguire dopo il 4 dicembre è corale."
    La richiesta è più che corale: essa viene da quel 95% di Cittadinanza che non ha più alcuna fiducia nell'offerta politica come ci raccontano le qualificate indagini demoscopiche del CENSIS e della DEMOS di I. Diamanti www.demos.it/rapporto.php .

    A.G. "Occorre poi arrivare all’ approvazione di una legge elettorale che seppellisca il Porcellum e il suo erede Italicum."
    E' un "obbligo democratico" sottrarre all'arroganza della maggioranza pro tempore di turno, la scelta di una sempre nuova legge elettorale conforme al proprio tornaconto, per una scelta definitiva e neutrale. Ma la prima domanda a cui essa deve rispondere, è la capacità di costringere i partiti a scegliere candidati eccellenti e non famigli, servi o complici, la capacità di impedire alla mediocrità l'accesso al Parlamento, che deve essere riservato a portatori di storico rigore morale e culturale. E quella che più s'avvicina è l'uninominale di collegio che induce il confronto più tra le persone, che tra gli orientamenti socio-politici dei partiti. Se poi fosse a doppio turno, al primo salverebbe il pluralismo e al secondo la governabilità.

    A.G. "...e la via più sicura è che chi ha vinto il referendum resti in campo come soggetto sociale autonomo, costruendo un movimento di massa, fondato su una partecipazione volontaria e consapevole."
    Il "movimento di massa" esiste già ed ha un alto potenziale di cambiamento! Non lasciamolo decadere, ma galvanizziamolo con iniziative capaci di entusiasmare. Splendido esempio sarebbe dare una spinta impositiva con una formale petizione alle Camere, art. 50, oltre che alla nuova legge elettorale, a quelle 2 giacenti in Senato richiamate dal magistrato Gratteri lunedì 09/01 a Presa Diretta capaci di ridurre del 70% le prescrizioni dei processi penali e di 70 milioni l'anno le spese di accompagnamento dei detenuti ai vari processi in corso. http://www.raiplay.it/video/2016/12/Presa-...04d1981708.html

    NON ESISTE UN MODO MIGLIORE!

    Paolo Barbieri

    p.s. i sigg che leggeranno sono cortesemente invitati a lasciare un commento: nulla è più offensivo del silenzio.
     
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  2. Henri Schmit1
     
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    Condivido l'intervento di Paolo Barbieri con due nuances:

    Prima di definire le DUE procedure elettorali che servono, il legislatore dovrebbe chiarire quali criteri sono da rispettare. I criteri più importanti sono quelli di conformità agli art. 48, 51 e 67 della costituzione, libera scelta, libere candidature e libero mandato. Aggiungiamo pure la libera associazione in partiti. Si tratta di diritti politici individuali. Dopo si può tener conto di obiettivi politici, non più normativi, quali la rappresentazione degli schieramenti e la formazione della maggioranza parlamentare. I diritti costituzionali possono essere rispettati (o infranti) sia con collegi plurinominali che con collegi uninominali. Quello che più conta è di rispettare questi diritti. Aggiungo che, contrariamente a un pregiudizio ormai ripetuto da tutti come una verità indiscutibile, le procedure per camera e senato saranno per forza, per logica costituzionale, disomogenee.

    Non penso che i cittadini che hanno votato no al referendum rappresentino uno schieramento capace di sostenere una politica coerente; troppo diverse erano le motivazioni per rigettare la riforma Renzi-Boschi. Bisogna trovare temi che uniscano invece di dividere. Questo si chiama ... compromesso e presuppone apertura, confronto, dibattito, conoscenza, onestà e trasparenza, merce sempre più rara, non solo in Italia.
     
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1 replies since 12/1/2017, 14:19   32 views
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