Petizione popolare per una legge elettorale proporzionale

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  1. Henri Schmit
     
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    Come tutti gli iscritti al forum CDC ho ricevuto la prima newsletter dei comitati per la democrazia costituzionale con il messaggio: "27 aprile, consegna delle firme raccolte per la Petizione Popolare per una legge elettorale Costituzionale proporzionale".

    Nonostante le firme illustre la petizione è, secondo me, incoerente e quindi poco convincente.

    Prima insinua che l'unica procedura elettorale "costituzionale" sia proporzionale, intendendo con ciò senz'altro un voto espresso e contato per partiti o liste e non (solo) per candidati individuali. La tesi è sbagliata perché i costituenti hanno espressamente rinunciato a pronunciarsi per una legge elettorale proporzionale piuttosto che maggioritaria rimandando forse un po' imprudentemente tale scelta al legislatore ordinario.

    Detto ciò, non sono per principio contrario alla possibilità che la legge elettorale possa anche tener conto delle preferenze per liste (partiti o alleanze) a condizione però che non violi i diritti elettorali individuali sanciti espressamente dagli art. 48 e 51. Soprattutto non è ammesso - come la Corte Cost continua a ripetere, senza poi rispettare il proprio principio - che una legge elettorale violi un qualsiasi principio costituzionale espresso (i diritti elettorali individuali) o implicito (il presunto diritto di tutti i partiti all'equa rappresentazione, cioè proporzionale ai voti raccolti) se questa violazione non sia resa necessaria dalla volontà di rispettare un altro principio costituzionale legittimo.

    Ora, è perfettamente possibile proseguire l'obiettivo di una rappresentazione proporzionale (nazionale o solo in circoscrizioni territoriali più o meno ampie) senza minimamente restringere i diritti degli individui al libero accesso alle candidature e all'elezione dei vincitori individuali esclusivamente in base alle preferenze espresse dagli elettori. I sistemi elvetico, lussemburghese e finlandese provano quanto sostenuto; sarebbe comunque dimostrabile attraverso un ragionamento un po' più articolato.

    Di conseguenza la petizione fa bene chiedere non soltanto l'abolizione del premio di maggioranza (che viola il presunto principio del diritto dei partiti di essere proporzionalmente rappresentati) ma anche l'eliminazione dello stratagemma dei capolista bloccati e delle pluri-candidature (che viola ovviamente i diritti elettorali individuali degli art. 48 e 51).

    Si potrebbe insistere sul fatto che il secondo punto è un diritto incontestabile di "democrazia costituzionale" mentre il primo è solo una scelta di organizzazione fattuale delle procedure elettorali in quanto anche un sistema di collegi uninominali sarebbe comunque costituzionale. Per il momento possiamo lasciare tale questione in sospeso.

    L'errore più grossolano e inaccettabile del testo della petizione è che gli autori concedono poi che "Non esistono formule magiche, ed è possibile valutare sistemi misti (come quello tedesco, per esempio): quello che conta è che sia raggiunto l’obiettivo di rendere il Parlamento realmente rappresentativo."

    Questo è un'inaccettabile contraddizione con quello che precede nonché l'ennesimo servilismo nei confronti di ordinamenti giuridici stranieri: nel sistema elettorale tedesco basato su un doppio voto di lista e di candidato esattamente la metà dei membri del Bundestag non sono eletti ma nominati dalle direzioni dei loro partiti. La soluzione adottata dopo il 1949 è sistematicamente criticata e contestata da esponenti liberal-democratici davanti alla Corte costituzionale federale (dove sono ammessi ricorsi individuali diretti), la quale tuttavia, finora, ha sempre difeso il diritto positivo contro l'interpretazione di una più severa conformità delle procedure elettorali.

    Mi occupo da tempo di ricerca indipendente sulle procedure elettorali democratiche e sui diritti politici dei cittadini presupposti dal concetto della sovranità del popolo. Non posso né firmare né promuovere una petizione del genere che esprime più il desiderio delle vecchie oligarchie di mantenere il loro potere che un'autentica nonché necessaria volontà di rigenerazione delle forme della "democrazia costituzionale". Questo non è "democrazia costituzionale" ma un grande occasione mancata.

    Edited by Henri Schmit - 16/6/2017, 07:25
     
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    CITAZIONE (Henri Schmit @ 22/4/2017, 11:08) 
    Come tutti gli iscritti al forum CDC ho ricevuto la prima newsletter dei comitati per la democrazia costituzionale con il messaggio: "27 aprile, consegna delle firme raccolte per la Petizione Popolare per una legge elettorale Costituzionale proporzionale".

    Nonostante le firme illustre la petizione è, secondo me, incoerente e quindi poco convincente.
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    Non posso né firmare né promuovere una petizione del genere che esprime più il desiderio delle vecchie oligarchie di mantenere il loro potere che un'autentica nonché necessaria volontà di rigenerazione delle forme della "democrazia costituzionale". Questo non è "democrazia costituzionale" ma un grande occasione mancata.

    Piano a lamentarti: io la newsletter non l'ho manco vista, tu sei un fortunato.

    Quanto al merito, credo di aver detto già da tempi non sospetti, qui e in tutte le sedi, che non avrei litigato per divergenza di idee sulla Legge Elettorale. E non lo farò.

    Capisco ed in parte condivido le tue argomentazioni (particolarmente quelle più stettamente tecnico-giuridiche), ma questo non mi farà desistere dal mio atteggiamento pratico serenamente distaccato. Del resto i numeri che sono in gioco e l'entità del dibattito mi rafforzano nella mia idea.

    Ribadisco il mio suggerimento a considerare i Comitati come un soggetto rispetto al quale -fatto salvo il voler fare fronte comune contro ciò che fosse apertamente contrario alla Costituzione- è possibile ed anzi è sano avere un tipo di adesione "asimmetrico" o quello che nel mondo dell'associazionismo è talora definito "legame debole" (in realtà legame fortissimo sui valori ideali alti, ma flessibilità sulle scelte pratiche).
    Personalmente non ci vedo nulla di scandaloso, anzi ci vedo un apprezzabile ed utile contributo, tanto più perché così lucidamente argomentato, nel tuo distinguo.

    Fa' una cosa magari per tutti noi: riportaci pubblicamente, se non è indiscreto, qualche passaggio di ciò che ti è stato postato.
     
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  3. Henri Schmit1
     
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    Non mi lamento. Ascolto, leggo, rifletto, parlo, scrivo, discuto, approvo, denuncio, critico, spiego .... È un errore sottovalutare l'importanza di una "buona" legge elettorale, come sto argomentando da tre (critica della sentenza 1/2014 non abbastanza 'severa'), cinque (necessità di una riforma), dieci (contestazione dei vizi del Porcellum) e più anni.

    Se mi invii un email inoktro il messaggio ricevuto.
     
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    CITAZIONE (Henri Schmit1 @ 22/4/2017, 19:47) 
    ... È un errore sottovalutare l'importanza di una "buona" legge elettorale,

    In realtà è ovvio che hai ragione tu, nondimeno io da tempo mi sono arreso riguardo a quest'argomento: ai miei occhi (e non solo alla luce degli ultimi decenni, ma diciamo pure degli ultimi millenni di storia occidentale) la questione ha assunto i toni di un intricato battibecco sulla telecamera in campo nel mondo del pallone. Facciamola finita: e già tanto che ci sia ancora un sacco di gente che ha veramente voglia di fare del calcio seriamente, visto che non siamo capaci di darci delle regole migliori scendiamo in campo con qualsiasi tipo di regola e giochiamocela, se no qui la gente va via. Lo so che sbaglio, ma diciamo che sono preso per sfinimento.

    CITAZIONE (Henri Schmit1 @ 22/4/2017, 19:47) 
    ...
    Se mi invii un email ...

    Secondo me è un argomento che interessa tutti: non faresti un garbato copia-incolla anche solo di alcune parti salienti (giusto per un minimo di riservatezza verso chi ha spedito) postando in chiaro su questo Forum?

    Ricordo che il punto di partenza era stato questo documento nazionale dello scorso 21 gennaio: http://coordinamentodemocraziacostituziona....it/?t=73629954
     
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  5. Henri Schmit
     
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    Il documento è disponbile su Libertà e Giustizia.
     
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    Sul sito di Libertà e Giustizia c'è infatti una intera sezione dedicata all'argomento, che tocca molti aspetti che abbiamo discusso anche su questo Forum, anche se non sono sicurissimo di aver capito a quale articolo in particolare ti riferisci:

    www.libertaegiustizia.it/cat/spec-leggele/
     
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  7. Henri Schmit1
     
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    Scusami dell' imprecisione, si tratta ovviamente della petizione che chiede 1. l'abolizione del premio di maggioranza e 2. la soppressione dei capolista bloccati nonché delle candidature multiple della legge elettorale vigente in seguito alla sentenza 35/2017 della CCost, petizione che sarà depositata in parlamento il 27 aprile.
     
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  8. Paolo Barbieri 72
     
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    Aver ridotto il potenziale di cambiamento del 4/12 alla miseria debolissima di 30mila firme sotto una petizione intrinsecamente timida verso l'arroganza di un Parlamento prepotente, e menarne orgogliosamente vanto, mi sembra veramente un'assurdità insospettabile in persone di quello spessore.

    Sono abbattuto e rassegnato da cotanto spreco di Sovranità Popoare...

    Toccherà seguire la corrente che porta i pensionati italiani "come mandre a svernar" la vita in Portogallo o in Costarica...

    Aspetterò di leggere i nomi che il M5S farà per l'eventuale governo a 5 Stelle...se mai che la scelta di Ivrea non fosse solo quella di un luogo, ma anche quella della filosofia olivettiana, e che le Persone chiamate a svolgerla, ne avessero davvero il rigore morale e culturale indispensabile...

    Posso solo aggiungere:

    È fosco l’aere
    Il cielo è muto
    Ed io sul tacito
    Veron seduto
    In solitaria
    Malinconia
    Ti guardo e lagrimo,
    Venezia mia!
     
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  9. Henri Schmit
     
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    Ma si, i m5s troveranno alcuni fra capaci di buona volontà e opportunisti per riempire i ranghi (come a Roma il professore di finanza pubblica e la giudice, rimasti per pochi giorni aumentando così il loro prezzo sul mercato), ma serve ben altro: servirebbe un minimo di unanimità fra gente seria e onesta, a iniziare nel mondo accademico, per difendere la verità e proporre soluzioni razionali, contro il governo degli impostori, farabutti e imbroglioni. Io purtroppo vedo solo guerra civile fra guelfi e ghibellini, un gioco al massacra che non mi appassiona.

    Belli i versi di Arnaldo Fusinato. Penso spesso a 'Morte a Venezia', quella di Visconti, mi ci ritrovo; il film è uscito quando ero adoloscente, ma l'ho capito solo quando pochi anni fa ho vissuto i peggiori guai in Italia.

    Edited by Henri Schmit - 27/4/2017, 15:29
     
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  10. Paolo Barbieri 72
     
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    CITAZIONE
    servirebbe un minimo di unanimità fra gente seria e onesta, a iniziare nel mondo accademico, per difendere la verità e proporre soluzioni razionali, contro il governo degli impostori, farabutti e imbroglioni.

    E invece il mondo accademico pare volersi sottrarre a quello che sembrerebbe il suo naturale e primario compito: la guida delle genti "con disciplina ed onore", la guida di un grande paese sulla via di una costante evoluzione culturale prima che materiale, una tensione al bene comune e all'equità, che ne è la solida base sulla quale fondare rapporti interpersonali mondi dall'invidia malevola. Pare preferire le facili e abituali convenienze di occupazioni meno impegnative, anche al prezzo di essere condotti e rappresentati nel mondo da una mediocrità che offende me, cittadino semplice e comune.

    Davvero una constatazione avvilente!

    E giacchè sperare aiuta a campare, speriamo che, come cantava D'Andrè, dal letame nascano fiori: lo vedremo nei prossimi mesi.
     
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9 replies since 22/4/2017, 10:08   87 views
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